AC Reggiana, in collaborazione con l’Associazione Italiana Calciatori e la Lega Professionisti Serie B con il patrocinio di FIGC e Unimore, ha organizzato il convegno “Non è solo un Gioco: riflessioni e testimonianze a sostegno della formazione del giovane calciatore”, che si è svolto nel pomeriggio di oggi nella Sala Eventi del “Mapei Stadium – Città del Tricolore” di Reggio Emilia.
Al centro dell’attenzione i temi legati al match fixing e all’abuso nell’utilizzo dei farmaci in ambito sportivo e in modo particolare nei settori giovanili, esponendo gli atleti al forte rischio di compromettere la propria crescita e sviluppo. È compito delle società sportive trasmettere alle ragazze e ai ragazzi l’importanza di queste tematiche, rendendoli consapevoli delle implicazioni che possono avere a livello psicologico e penale danneggiando la persona.
L’appuntamento di oggi ha dato il via ad un ciclo di incontri dal titolo “Il calcio non è solo un gioco”, realizzato da AIC e LNPB, insieme al Ministero dell’Interno, attraverso la Direzione Centrale Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e che prevede il coinvolgimento dei calciatori della prima squadra, e i ragazzi delle squadre Primavera e Under17, di ogni società del campionato di Serie BKT. Come nella prima tappa di Reggio Emilia, saranno esaminate le nuove tematiche connesse ai rischi ed alle opportunità legate alla professione del calciatore.
Presenti in sala e intervenuti oggi, tra gli altri, i presidenti di AIC e LNPB Umberto Calcagno e Mauro Balata, e di Reggiana Carmelo Salerno. Con loro diversi esperti del mondo sportivo e della formazione e, fra il pubblico, un’ampia rappresentanza del mondo delle istituzioni, atleti, allenatori, dirigenti e genitori del settore giovanile granata e delle società affiliate.
Il presidente Balata dopo aver ringraziato AIC e Ministero degli Interni ha sottolineato il ruolo della Reggiana calcio “con la quale abbiamo voluto iniziare questo cammino in una giornata di sensibilizzazione ma anche di informazioni utili per cercare di aiutare voi giovani a vivere meglio la vostra vita e la vostra carriera di calciatrice e calciatore. Si parlerà di quali sono i comportamenti da adottare per garantire voi e garantire tutti coloro che investono su di voi anche dal punto di vista dei sentimenti. Oggi ci saranno relatori ed esperti che cercheranno di dare buoni consigli ma i primi baluardi sono la famiglia, le persone care e la scuola”. Una conclusione poi sui social: “ci danno tante informazioni utili ma attenzione ai rischi che nascondono”.
“L’occasione che oggi la Reggiana, insieme alla Lega di B e al Ministero dell’Interno ci offre con questo convegno è davvero importante – ha detto il presidente AIC, Umberto Calcagno – perché ci dà l’opportunità di parlare direttamente con ragazzi e ragazze che hanno l’aspirazione di diventare calciatori professionisti. Con la Lega di Serie B, da oltre dieci anni, stiamo lavorando molto sulle problematiche legate al match fixing, e questo progetto vuole andare oltre e toccare anche temi come la tutela della salute ed il corretto utilizzo dei social, mirando a cosa significa investire su chi vuole fare un percorso sportivo di alto livello ed avere quindi un ruolo di grande responsabilità. Forse fino ad oggi non siamo stati abbastanza bravi a spiegare ai giovani quanto sia importante non giudicarsi soltanto come sportivi e tarare tutto sull’attività sportiva: riempire la propria vita solo di questo, rischia di incidere sulla propria autostima e far perdere di vista tutti gli altri aspetti che riempiono la quotidianità fuori dal campo. Con questo progetto vogliamo far passare il messaggio che occupare il proprio tempo libero impegnandosi nel sociale, curando gli affetti e coltivando i giusti valori darà enormi soddisfazioni nel percorso di formazione di ogni individuo”.
“Reputo molto significativo e un vero vanto per la Reggiana e per tutta la città di Reggio Emilia ospitare la prima tappa dell’Integrity Tour ‘Il Calcio non è solo un gioco’, confermando la sensibilità del club e del territorio rispetto alle tematiche di educazione e formazione degli atleti – ha dichiarato il presidente della Reggiana, Carmelo Salerno – Continua in questo modo un percorso di crescita e formazione degli atleti che vuole affermare i valori dello sport come valori della vita fuori dal campo. Un sentito ringraziamento al presidente Balata e al presidente Calcagno, che con la loro presenza ci permettono di ribadire quanto la crescita consapevole delle nuove generazioni sia sicuramente l’aspetto fondamentale di ogni strategia di prevenzione”.