In occasione della gara di campionato che si disputerà sabato 11 marzo allo stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia con la Virtus Entella, AC Reggiana celebra la “Giornata Granata”, per la quale gli abbonamenti stagionali non saranno validi e tutti gli spettatori presenti acquisteranno il biglietto, al fine di devolvere parte dell’incasso ad attività sociali.
Nella giornata della solidarietà granata di quest’anno AC Reggiana, grazie al contributo di tutti i tifosi e gli sponsor presenti allo stadio, donerà parte del ricavato degli incassi della gara al Consorzio Oscar Romero, in rappresentanza delle coop Ovile e Coress, per lo sviluppo di progetti sportivi ed inclusivi rivolti a ragazzi e ragazze disabili.
Sempre in occasione della partita con la Virtus Entella si rinnova la collaborazione con l’associazione Senonaltro, realtà che si occupa da anni della prevenzione del tumore al seno. Gli atleti delle due squadre entreranno in campo indossando una maglietta rosa, per ricordare a tutti l’importanza dell’attività di prevenzione. Tutte le magliette saranno poi firmate dai calciatori della squadra granata e messe a disposizione della stessa associazione per effettuare un’asta a scopo benefico.
Inoltre, in occasione di questa partita che si gioca pochi giorni dopo la Festa della Donna, AC Reggiana vuole appoggiare anche la coop Madre Teresa, associazione che si occupa dell’assistenza alle donne vittima di violenze e della prevenzione alla violenza di genere; allo stadio saranno accolte infatti alcune ragazze seguite dalla stessa cooperativa.
Carmelo Salerno Presidente AC Reggiana: «A noi piace chiamare questa iniziativa “La giornata granata della solidarietà”. Come diciamo sempre per noi il calcio non è solo uno sport, ma anche uno strumento per cercare di insegnare i valori dello sport, ma anche quelli della vita di tutti i giorni, ai nostri tesserati e a più persone possibile. Siamo sempre stati in prima linea per cercare di partecipare a qualsiasi iniziativa che coinvolga il territorio. L’AC Reggiana, per il valore sociale per il seguito che ha, è sempre in prima linea per cercare di coinvolgere tutti. A questa iniziativa partecipa la società con il pubblico e con tutte le persone che vogliono credere che il calcio, oltre ad essere uno sport deve essere anche uno strumento di solidarietà. Quest’anno abbiamo scelto il consorzio Oscar Romero, a cui devolveremo una percentuale dell’incasso, e vista la concomitanza con la Festa della Donna sosterremo l’associazione Senonaltro e la coop Madre Teresa. Come abbiamo sempre detto la solidarietà è un valore, il coinvolgimento del territorio è un valore, il legame con il territorio è un valore, a prescindere da quello che spendiamo ogni anno per la squadra. Sono contento che questa iniziativa si ripeta ogni anno e sono sicuro che la città di Reggio Emilia e tutti i tifosi andranno orgogliosi di devolvere una parte della spesa del biglietto per queste attività di beneficienza».
Valerio Maramotti Presidente consorzio Oscar Romero: «Ringraziamo l’AC Reggiana, tutti i tifosi e coloro che parteciperanno acquistando il biglietto per questa iniziativa. Il nostro consorzio deve ringraziare la Società anche perchè abbiamo iniziato un cammino insieme già da diversi anni, e tutti i giorni accogliamo persone con disabilità e fragilità nei nostri laboratori socio-occupazionali oppure nei nostri appartamenti di accoglienza gestiti dalle cooperativa Coress e l’Ovile. A noi piace immaginare la disabilità come un’ulteriore sfida da affrontare, e quindi offrire un cammino di inserimento e partecipazione attiva dei ragazzi nella vita sociale di questa città. Lo sport di squadra, come il calcio, ha un valore molto importante perché consente anche alle persone con disabilità di poter mettere a frutto le loro capacità ed è, in qualche modo, un “cooperare”. Abbiamo delle squadre che disputano il campionato di “Quarta Categoria”, composte anche da persone con problemi psichici e sociali, e abbiamo effettivamente notato che stanno meglio grazie al gioco di squadra e a questa collaborazione. Fare sì che stiano meglio è il nostro lavoro».
Barbara Iemmi associazione Senonaltro: «Questo progetto nasce dalla necessità di Senonaltro di comunicare ad un pubblico più eterogeneo possibile un messaggio vitale: la prevenzione salva la vita. Il tumore al seno è molto “democratico” non ha sesso, non ha religione, non ha età. Una donna in quanto tale non ha un problema personale, ma il problema è di tutti perchè tutti abbiamo una madre, una figlia, una fidanzata, una moglie, una sorella oppure una nonna. Quindi è un problema che va affrontato insieme e il fatto di poterlo fare in uno stadio e di poter amplificare la massimo questo messaggio è fondamentale. Ringraziamo AC Reggiana che ci è vicina da diversi anni; nel 2023 Senonaltro compie dieci anni, e qual è il modo migliore di festeggiare se non venire allo stadio? Inoltre siamo vicini alla Festa della Donna; se siamo orgogliosi delle persone che siamo diventati molto probabilmente è anche perchè nella nostra vita c’è stata anche una donna che ha fatto la differenza, per cui facciamo un regalo a tutti: amiamoci e facciamo prevenzione!».